Il diavolo fra i frati
Era così una volta un re e una regina, e avevano uno sotto di sè e gli volevano tanto bene. Venne un giorno che il re s'ammalò, chiamarono medici da tutte le parti, e gli dissero: " Senta, se lei vòl riguarire, bisogna che lei prenda una penna... (di non so qual bestia sia); ma gli è difficile perchè questa bestia vede cristiani, e li mangia ". Gli insegnarono la strada: " Sopra un monte c'è sette buche; in una delle buche c'è questa bestia ".
Allora a tutti lo dissero, e nessuno ci volle andare. Chiamarono questo che stava sotto di sè, che l'avevano tanto in grazia: " Va' per comando suo, d'il re ". - " Sì, volentieri io ci anderò ".
Dunque quest'omo, s'inviò; via via arrivò a un certo punto: lo chiappò il buio; va in una locanda; nel discorrere gli disse il locandiere: " Se tu mi portassi una penna anche a me... " (perchè questo animale era come un mago).
" Sì, volentieri gliela porto ".
" E tu gli hai a domandare così nel discorso, che è tant'anni che è smarrita la mi' figliola; se io la potessi rivedere, chi sa cosa pagherei! ".
Allora va via.
Arriva a un certo punto, che dovea passare un fiume; arriva il barcaiolo; subito premurito lo passa, e quando fu
passato:" Senta: dove va? ".
" Vado a prendere quella penna per il re che è malato ". "Che me la porta una a me? perchè so che queste penne fan fortuna ".
" SI ".
" E poi gli ha a domandare a quella bestia che gli è tanti anni che sono qui, e non posso risortire dalla barca ".
" Glielo dirrò ".
E lo lascia, e addio.
Ecco: venne appunto, e si messe a sedere a una fontana per mangiare un poco di pane. Ecco arriva due piuttosto signori: " In dove va quel galantuomo? ".
" Vo nel tal posto a prendere una penna per il re che l'è malato ".
"Oh che me la portereste una a me? ".
"Lo credo... ".
" E poi gli avete a domandare: nel mio giardino, è tant'anni, ci avevo una fontana, che mi mesceva oro e argento e ora non me lo mesce più ".
" Sì, glielo domanderò ".
Quando fu un pezzo in su, quasi vicino, lo riacchiappò il buio. C'era un convento: lui pensò di picchiare a questo convento, e stare lì per quella notte. Sona. Ecco vennero i frati a aprire, chiese un poco di alloggio, che ci aveva d'andare lassù.
" Passi, passi ".
Allora quando si fu messo a sedere, gli chiesero i frati:
" Ma che le sa tutte le condizioni? ".'
" Mi hanno detto che c'è sette buche; in una di esse sotto ci è una casa; picchio, chè c'è questa bestia ".
" Eh, galantomo mio, io vi avviserò che se voi non state premunito di tutta la roba che ci vole, voi ci rimetterete la pelle; perchè è una gran bestiaccia cattiva quella. Noi vi si fa questo piacere, e voi fatecelo uno a noi ".
" Sì ".
" Sentite: ora vi dirò quello che ci vole. Andate giù in queste buche, e c'è buio che 'un si ci vede nulla, e poi chi lo sa se la trovate subito la buca di questa bestia! Noi vi si darà delle candele e de' fiammiferi tanto che ci vegghiate, e poi sentite: arriverete su questo prato, la prima buca l'è quella, ma bisogna che ci andiate a mezzogiorno preciso che lui non c'è, e c'è la sua sposa; lei è una bona ragazza e lei vi avviserà di tutto, perchè se c'è lui, vi mangia ".
" Ah! avete fatto bene, perchè questo 'un lo sapevo ". " Ora noi vi si dice una cosa che gli domandiate. L'è tanti anni che siamo qui, ma da dieci anni sempre si contende, sempre si grida, siamo sempre sottosopra ".
" Sì, volentieri lo domando ".
Questo la mattina s'alza; su, su, su, su, alle undici c'era quasi; si mise un pochino a sedere. A malapena sentì mezzogiorno, ecco tutto pronto; va su a questo prato; la prima buca che vede s'infila giù. Quando fu giù, vedde una porta, picchia: ecco subito questa ragazza aprirgli.
" Ah! chi vi ci ha portato? Se sapessi il mio marito chi l'è ... ! Tutti i cristiani che vede li mangia ".
" E tant'è, così così, morto per morto, bisogna che stia qui a farmi dar le penne ".
" Senti: io è tanti anni che son qui, mi è venuto a noia; se sai far bene, si scappa tutti e due. Stasera ti metterò sotto il mio letto; lo sentirai girare tutta la casa:
Mucci mucci,
Oh che puzzo di cristianucci!
0 ce n'è, o ce n'è stati,
0 ce n'è de' rímpiattati.
"0 per prendere le penne, come devo fare io? ".
" Se ti vede, ti mangia. Quando viene a letto con me, io gli leverò le penne; quante? ".
" Quattro penne ". E gli racconta tutto, de' frati, del barcaiolo, di quei signori, del locandiere, tutto.
" Stanotte farò vista di sognare, e intanto gli dirò queste cose, ogni volta gli leverò una penna nel tempo che dorme. E lui dirà: 0 che hai stanotte? E io gli dico: Sognavo; e gli dirò una volta una cosa, una volta l'altra ". E così fissarono.
Allora mangiarono; s'era fatta un'ora tarda; lui si mette sotto il letto, e addio. Lei fece da mangiare: " Perchè quando ha mangiato, gli passa subito il sito!' se no, povero a te! ".'
Ecco alle sei un gran rumore, e viene lui; avviò a fare:
" Mucci mucci,
Oh che puzzo di crístianucci!
0 ce n'è, o ce n'è stati,
0 ce n'è de' rimpiattati ".
Ma che! vo' sbagliate; mettetevi a mangiare ".
Si messe a mangiare, e gli passò un pochino questo sito. Quand'ebbe finito di mangiare, ricomincia a girare tutta la casa. Venne l'ora d'andare a letto, si spoglia, va a letto, e s'addormentò.
Ecco lei.' " Sta' attento, ora faccio vista di sognare: ora gli tiro una penna".
Tira una penna, e la dà a quello sotto il letto. " Ah! che tu fai? mi spelli! ", dice, la bestia. " Sognavo ".
" Che tu sognavi? ".
" Sognavo quel convento laggiù; son da dieci anni, sono così cattivi i frati, che non ci possono nèanche vivere ".
" Senti: tu fai sogni veri stanotte. Quei frati sono tanto cattivi perchè da dieci anni gli è entrato il diavolo vestito da frate, e persino che non sia andato via quello, camperanno assai anni sempre cattivi ".
" E cosa ci vorrebbe a fare andare via quello? ".
" Bisogneria che i frati veri avviassero a fare tanto bene, e allora salderebbero qual è il diavolo; quello scapperebbe di qua, scapperebbe di là, tutto cattivo. Comincerebbero a attaccare de' Cristi, delle Madonne, delle corone, e dopo un giorno, due, gli converrebbe scappar disperato ".
Allora la bestia si riaddormentò.
Ecco di lì a un quarto d'ora, la tira un'altra penna, e la porge a quello sotto il letto.
che male tu mi fai! ".
"Sognavo ".
tu sognavi? ".
"Sognavo che la fontana laggiù, in quel giardino di que' signori, quindici anni fa mesceva oro e argento; ora 'un lo mesce più. 0 perchè? ".
" Oh che tu fai sogni tutti veri stanotte! Senti: bisognerebbe che scavassero su per il buco della fontana, e troverebbero una palla, ma che facessero adagino veh! e sopra questa palla c'è un biscio;' schiacciargli la testa con questa palla avanti che sentisse rumore, chè questo biscio l'è il diavolo. Allora rimescerebbe. subito oro e argento ".
Di lì a un quarto d'ora, la tira una penna. " Ah! tu mi spelli davvero stanotte! ". " Abbi pazienza, sognavo ".
" Che tu sognavi? ".
" L'è tanti anni quel barcaiolo laggiù non gli riesce di sortire dalla barca ".
" Senti: fai tutti sogni veri. Senti che dovrebbe fare-. Il primo che gli entra nella barca e che ha pagato, invece di fare scendere quello, scendere subito lui; ecco ci rimane quello, e lui va via ".
Dopo una mezz'ora la tira una penna. " Ah che tu fai? ".
pazienza, sognavo ".
hai tu sognato? ".
"Aveva una figliola quel locandiere; l'è tanti anni che gliel'hanno smarrita, e 'un l'ha più potuta ritrovare ".
" Senti: tu fai tutti sogni veri stanotte; o se tu sei te quella figliola del locandiere! ... ".
" Oh! come farebbero per riaverla? ".
" Loro bisognerebbe, entrando dentro l'uscio il primo piastrone che ci hanno, che scavassero, e lì c'è una palla, grossa, sai! prendessero questa palla, andassero sull'ultimo scalino della scala, e picchiarla tre volte, alla terza volta, se si voltano giù, la sua figliola è all'uscio che viene ".
Ecco la mattina dopo questa bestia alle sei si alzò, gli disse addio a questa ragazza, e andiede via. Allora il giovane si prese le penne tutte rinvoltate, e s'avviò a casa. Passa dal convento; dice a' frati: " Sentite: e' m'ha detto che uno di voialtri l'è il diavolo; che bisognerebbe che avviassero a far gran bene, e poi mettere Cristi, Madonne, delle corone dappertutto ".
Questi tutti contenti gli dissero addio, e gli diedero la mancia. Ecco i frati veri cominciarono a far del bene, ed il diavolo a scappare tutto incattivito; e i frati doventarono tutti boni.
Questo giovane arriva al barcaiolo:
" 0 cos'ha detto di me? ".
" Ora 'un glielo dico; glielo dirò quando sarò Passato ".
Allora, quando fu passato, gli disse tutto come doveva fare. Gli diede una mancia il barcaiolo, e il primo che arrivò rimase quello sulla barca e il barcaiolo andiede via.
Arrivato alla locanda, gli disse al locandiere quello che doveva fare per ritrovare la figlia. Dice tutto contento il locandiere:
" Se vero l'è questo, io gliela do subito per isposa; qui si starà tutti insieme contenti "; e così fece.
Ecco, l'ultima volta che il padre picchiò sullo scalino, la figliola alla porta. Tutti contenti! figurarsi! E il locandiere gli disse a questo giovane: " Va' a prendere licenza a il re, e io ti darò la mi' figliola ".
Arrivato dal re: " Ecco la penna ". Il re lo ringraziò, gli diede una gran mancia, subito s'unse e gli fece bene. Dopo subito che fu riguarito, questo giovane gli dice: " Senta: io gli chieggo licenza, perchè così così: " gli raccontò tutto. Allora il re gli diede una gran mancia. Lui si licenziò andò lì dal locandiere: eran tutti ammanniti; fecero un bellissimo sposalizio con un topo arrostito, e a me mi diedero a leccare un dito.
Fabbriche.'
Varianti e Ríscontri
Ne abbiamo una versione del Casentino col titolo: I peli del diavolo, che è affatto simile a questa. La ricerca della penna è pure nell'Uccello Grifone di quasi tutte le raccolte d'Italia. Il fondo è nel 47' de' Sicil. Márcheiz della GONZENBACH: Von dem Irommen jiingling, der nacb Rom ging (vedi la nota del KÓHLER a pag. 232, vol. II), ove le dimande son tre; e le fa un devoto giovane a un crocifisso: l' Perchè i frati d'un convento dopo desinare sono in grandi disturbi? 2' Perchè le figlie d'un tal mercante benchè ricche non trovano marito? 3' Perchè il campo del tal contadino non frutta più? Le risposte
sono: i' Nel convento c'è il diavolo; 2' Le ragazze son pompose troppo! 3' Il campo non ha muro di cinta e chi passa ruba.
Nella seconda metà della VII delle Fiabe abruzzesi del DE NiNo: I sette fratelli palummilli, una ragazza, dopo lungo viaggio, nel quale è incaricata di vari dubbi alla mamma del Sole, riesce a sapere, ed alla volta sua fa sapere: l', ad un serpente 1 che dove esso è stato (sotto molti massi) starà; 2', ad un albero che non dà frutti da trent'anni, lo stesso; 3., ad uno zappatore, che quando non ingannerà più il padrone zappando, ricaverà il frutt-O del suo lavoro; 4, ad una tessitrice, @he allora si farà una mangiata di pane quando renderà la trama rubata alla gente. Nella nostra leggenda le risposte le dà l'animale, nell'abruzzese il Sole.
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