Buchettino
Una volta c'era una donna, che aveva un bambino; e si chiamava Buchettino. Questo Buchettino andava a scola. Un giorno, andando a scola, vidde l'orto dell'Orco, e si mise a mangiare i fichi. Passò l'Orco: " Che tu fai costà? " - " Mangio fichi, guà! Mamma mi aveva mandato a scola e io ho visto fichi, e son venuto qui a mangiar
fichi ". - " Dammi un fico ". - " No, che 'un te lo vò dare, chè tu mi mangi ". - " Dammi un fichino con il tu' bianco manino ". - " No, che 'un te lo vò dare, chè tu mi mangi ". - " No, che 'un ti mangio ". - " Te lo butterò ". E glíelo buttò, e andette in una merda. " lo 'un lo voglio; è andato nella merda, 'un lo vedi? " Gliene buttò un altro, e andíede n'il piscio. " Lo vedi? Dammelo con il tu' bianco manino ". Prega e riprega; glielo dette con la sua manina; l'Orco prese Buchettino e lo messe n'il sacco. Quando l'ebbe messo n'il sacco, lo portò a casa, e disse alla moglie che facesse foco e che mettesse la caldaia al foco, perchè avevano a mangiare Buchettino.
Buchettino, che sentì codesto, l'aveva il temperino in tasca, strappò il sacco e scappò dalla su' mamma. Tornò l'Orco, e non trovando Buchettino rimproverò l'Orchessa, perchè l'aveva lasciato scappare.
Il giorno dopo Buchettino ritorna a scola; e invece di andare a scola tornò sul fico. Eccoti che ritorna l'Orco daccapo a far i medesimi preghi; prega, prega, finalmente gli riescì di pigliarlo, e lo portò a casa, e dette ordine alla moglie che lo cocesse lei, chè volea tornare e trovarlo bello e cotto.
La moglie dell'Orco la mette la caldaia a bollire, la comincia a cavare dal sacco Buchettino e gli dice: " Spogliati ". - " Spogliati anche te ", dice Buchettino. E qui un battibecco da non si dire; sicchè dovè cominciare a spogliarsi la moglie dell'Orco; se no lui 'un si spogliava. Quando furono spogliati tutti e due: " Monta sull'orlo della caldaia ". - " Monta anche te ", gli fa Buchettíno. Buchettino, che fu più accorto, dette una spinta all'Orchessa e la buttò dentro; e la morì. Buchettino si rivestì. Come ho a fare ora? Se torna, mi mangia l'Orco. - Prese tutte bocce, bicchieri, fiaschi, veste di fiaschi, per montare sul cammino, e dal cammino montò sul tetto. Eccoti l'Orco che entra a casa. Chiama la moglie, e non la trova Dice tra sè: - La non viene; intanto mi metterò a mangiare io.
- Tira fori la caldaia, tira fori quello che c'era dentro; credeva di trovare Buchettino, e ci trovò la moglie. L'Orco disperato corre in cerca di Buchettino. Intanto Buchettino dal cammino cantava:
tu mangi, tu mangi d'il tuo,
tu mangi, tu mangi d'il tuo.
L'Orco sta attento a questa voce, e fa, tutto arrabbiato: " Buchettino " - " Eh! " - " Come hai tu fatto a salire costassù? " - " Te lo insegnerò io ". - " Insegnamelo, insegnamelo; come ho a fare? " - " Tu hai a pigliare un ferro grosso ". - " Questo chiavistello dell'uscio? " - " Cotesto ", disse Buchettíno; " tu l'hai a mettere a scaldare, e poi tu te l'hai a mettere n'il sedere; tu vedrai che tu verrai quassù di volo ". Questo si messe il ferro rovente n'il sedere, e lì morì; e Buchettino rimase padrone di tutta la casa dell'Orco. Andò a chiamare la su' mamma, gli raccontò tutto il fatto come era andato.
Il se ne stette e se ne godette,
a me nulla mi dette.
Stretta è la foglia e larga la via,
Dite la vostra, chè ho detto la mia.
Londa.
Varianti e Riscontri
La stessa novella è in Sicilia col nome di Pirricuneddu. Nella versione piemontese di Piccolino invece dell'Orco abbiamo il Lupo. Questo battesimo ci metterebbe sulle tracce per un legame di parentela tra il nostro Bucbettino e Cecino, il familiana è La fola d' Zannímoso Petit-Poucet. Una versione e
nein delle Novelle popolari bolognesi della CORONEDI-BFRTI, n. VIII. Una veneziana Poco circonstanziata è in BERNONI, Tradizioni popolari venezia@e pag. 79: Rossetto, che s'avvicina molto a un an@ddoto del Nasu di lu sagristanu Pi@ sotto citato. Nella Prezzemolina della Novellaia Fiorentina dell'IMBRIANI è la stessa bollitura del Bucbettino e del Zanninein. Nella Maestra, novella toscana di questa raccolta, n. XVII, è descritta la qnorte dell'Orco mentre vuol salire sopra un monte di fiaschi vuoti da lui fatto per andare ad afferrare i bambini innocenti che stanno sopra un _tetto. Buchettino chiuso nel sacco richiama a Crapiano nel Zu Crapianu delle Fiabe siciliane, n. CLVII, e al sagrestano del Nasu di lu sagristanu, n. CXXXV. Molte son le novelle nelle nonni-cocconi quali orchi, draghi ' mammedraghe giganti, lupi,sono di cervello grosso come nelle nostre versioni.
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