La novella di Buchettino
C'era una volta babbo e mamma, e aveano un bambino tanto piccino che lo chiamavano Buchettino. Buchettino un giorno andò fori di casa, e salì sul fico dell'Orco; venne l'Orco e lo chiuse n'il sacco. Va a casa e dice alla moglie: " Moglíera, mogliera, metti a foco la caldaia per cocere Buchettino ". L'Orchessa dice: " Buchettino, spogliati "; e Buchettino: " Spogliati prima te, e poi mi spoglierò io ". Fa tanto che l'Orchessa la si spoglia; quando si è spogliata, lui la piglia e la butta in caldaia; e scappa sul tetto.
Torna a casa l'Orco: - Ohi ho voglia di metterrni a mangiare il mi' Buchettino - Quando Buchettino sente che è tornato l'Orco, e che si è messo a mangiare, dice di sul tetto: " E tu credi di mangiar me; e tu mangi la tu' moglie ". Dice l'Orco: " 0 di dove vien questa voce? " Gli nacque de' sospetti, e si messe in orecchio, e sentì un'altra volta: " E tu credi di mangiar me; e tu mangi la tu moglie ". Allora cominciò a chiamarlo: " Buchettino "
e Buchettino gli risponde. " Dimmi, come hai tu fatto a salire costassù? " - " Se fossi grullo a dirtelo! Se tu vieni quassù, tu mi mangi".
"No, Buchettino, dimmelo, poerino, 'un ti mangio ".
" Senti come ho fatto:
ho preso tutti i piatti, e ho fatto
una scala; poi son venuto quassù ". E l'Orco fece la scala e quando fu in mezzo alla scala, ecco si rovesciò' tutti i piatti, e l'Orco cascò in terra, e si fece male. " Buchettino, dimmelo come hai tu fatto a salire costassù? " - " Ho fatto una scala di bicchieri e son salito quassù ". E la fa anche l'Orco. Cominciò a salire; quando fu salito a mezzo, si rovinò tutta la scala; e giù a terra un'altra volta, e l'Orcaccio rimase stramortito. Dopo un poco, quando si fu riavuto: " Buchettino, dimmi la verità: come hai tu fatto a salire costassù? " - " Ho fatto una scala tutta di fiaschi, e poi son salito quassù ". L'Orco, gua', la fece anche lui. Quando l'ebbe quasi salita tutta, si rovinò la scala un'altra volta, e venne giù, e rimase morto.
Buchettino dopo un pezzetto discese giù, vedde l'Orco morto, tornò a casa sua, e rimase padrone della casa dell'Orco.
Se ne stette, se ne godette,
A me nulla mi dette.
Fírenze.
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