Nonno Coccone



Una volta c'era na bambina e una donna. Questa bambína era molto ghiotta. Un giorno disse: " Mamma, voglio le frittelle ". - " 'Un c'è nè padella, nè farina ". - " Anderò a pigliarla dal Nonno Coccone ".
Va la bambina a casa del Nonno Coccone, e picchia. Dice il Nonno Coccone: " Chi è? " - " Son io, Nonno Coccone ". - " Cosa vòi? " - " Voglio la padella ". " Cosa ne vòi fare? " - " Voglio fare le frittelle ". " Pòrtamele anche a me; e un fiasco di vino ".
Va a casa la bambina; dice: " Mamma, ha detto Nonno Coccone che vole le frittelle, e un fiasco di vino ".
Se le fanno per sè, e le mangiano per sè le frittelle; le più grosse le lasciarono a Nonno Coccone, e un fiasco di vino. Questa bambina va a portarle. Quando fu a mezza scala, ne mangia un pezzetto, poi un altro pezzetto, poi un altro e così poco a poco le finisce tutte, poi beve quel fiasco. Trova un moschino: " Moschino, mi' moschino, cacheresti in questa padella? " Gli fa certe cosine così tonde, il moschino. Poi trova un altro moschino; dice: " Moschino, mi' moschino, mi pisceresti in questo fiaschettino? " Il moschino piscia. Poi va a casa d'il Nonno Coccone;
dice: " Tata...' " - " Chi è? " - " Sono io, Nonno Coccone. Eccole qui le frittelle. Nonno Coccone, vo a casa? " No, devi star qui ".
Mangia una frittella il Nonno Coccone. - Oh bona bona, - diceva sul principio; - oh come l'è cattiva! diceva poi, e la sputava.
" Nonno Coccone, vo a casa? " - " No, devi star qui ". - " Vo a casa? " - " Va', ma stanotte ti vengo a mangiare ".
La bambina andò via.
Il Nonno Coccone beve il vino, invece era piscia. Oh bono bono sto vino... Oh cattivo cattivo! -
E va a casa questa bambina; dice: " Mamma, Nonno Coccone mi vole mangiare, stanotte mi viene a mangiare ". - " Va a comprar della stoppa, e pasta ".
Fa una bambola di stoppa e di pasta; come ebbe fatta questa bambola, la mamma gli disse alla bambina: " Metti tutti spilli. Tappa tutti i buchi. La bambola mettila a letto. Ora tutti s'anderà a letto ". A mezzanotte viene Nonno Coccone; entra in cucina. " Eccomi in cucina ". E la mamma diceva alla bambina: " Ficcati sotto ". - " Eccomi in salotto ". - " Ficcati sotto ". - " Eccomi in camera ". - " Ficcati sotto ". - " Eccomi sul letto ". - " Ficcati sotto ". - " Eccomi accanto a te ". - " Ficcati sotto ". E Nonno Coccone invece di mangiare la bambina di ciccia, mangia la bambina di stoppa, con tutti gli spilli, ogni cosa. Quando fu a mezza strada morì.

Stretta è la foglia, stretto è il bocciolo, Il naso della . se ne farà un lenzolo.

Firenze.'

Varianti e Riscontri

Una versione veneziana con leggiere varianti è in BERNONI, Tradizioni popolari veneziane, pag. 76; Nono Cocon. Nelle Setti Tistuzzi delle mie Fiabe siciliane, vol. Il, n. XCIII Aranasia mangia una alla volta sette teste che la nonna volea cotte. Si legga anche la LI delle Novelle abruzzesi del FINAMORE.


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