La gazza



C'era un coco e degli altri servitori; e 'un potevano fare mai niente, perchè c'era una gazza che gli faceva la spia alla signora, e questa signora ce la lasciava apposta.
Un giorno questi servitori volevano fare una merenda da sè, perchè la signora era in campagna. Tutti pensa, pensa, eran disperati per via di questo animale, che raccontava tutto alla padrona; e pensonno di pigliare questa gazza, di tagliargli il buco di dietro, e poi ricucirglielo e di metterla sotto un bigone: - Così 'un fa la spia, 'un vede cosa si fa. - E costì si messero a friggere, a cucinare, e fecero una bella merenda. Quando l'ebbero fatto cosa volevano, rimessero tutto in ordine, e la fecero uscire questa bestia. Torna la padrona e la va intorno a questa gazza per vedere se gli diceva qualche cosa. Questo animale l'avvia a dire:

" Sora padrona,
Buco cucito, e piove "

(perchè aveva sentito friggere, e dal bigone 'un poteva capire cosa l'era). La padrona sempre l'aveva in collo questa bestia, e l'anímale ripeteva:

" Pareva di notte ed era di dì; La padella faceva fri fri ".

La signora 'un poteva capire, 'un poteva capire.

" Sora padrona,
Buco cucito, e piove;
Pareva di notte ed era di dì; La padella faceva fri fri".

Sicchè poi questa signora la guarda bene e la vedde che l'aveva il salvadanaio' cucito. Chiamò tutti i servitori, e li mandò via tutti; e si tenne la sua gazza; ma poi la morì.

Pratovecchio.



C'è a Palermo una novella di un pappagallo dal dídietro cucito, ma non è tra le pubblicate.


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