Il frate



C'era una volta un frate. Questo frate era andato alla cerca d'il cacio. L'aveva fatto un sacchetto pieno pieno, che un lo poteva portare. Quando fu per una strada che c'era un'erta, trovò un citto di un contadino: " Oh padrino! " dice il citto. - " Oh bambino! " - " Gnene devo portare un poco cotesta sacca? " - " Guarda, tu mi fai piacere, sono stanco: bravo citto! " Questo citto, con la sacca a reni, rimaneva sempre addietro, e il frate camminava sempre avanti; e per tutta la strada questo citto levava una forma di cacio e la metteva dietro una siepe, mentre che camminava.
Quando l'ebbe fatta tutta questa salita, questo citto: " Tenga, padrino, la su' sacca, ho bisogno di andar via. La senta, padrino: avanti ch'i' vada via, gli voglio dare un consiglio a lei ". - " Sì, bravo! bambino ", fa il frate. " Quello che porta la sacca 'un lo faccia mai stare addietro". " Bravo! mi piace. Aspetta, te ne voglio dare uno io a te: quando tu pisci, bada che 'un ti vada all'erta ".
E costì questo frate prese la su' sacca, e andava via. Nel mentre che camminava, pensò a il consiglio che gli aveva dato questo citto. - Guarda, curiosa! 'un mi par di camminar meglio! che la sia più leggera la sacca! Sta' a vedere, che lui me l'ha dato meglio di me il consiglio! io gliel'ho detto in buffonata, lui me l'ha detto per davvero. -
Guardò la sacca, e gli mancava quasi una ventina di forme di cacio. - Guarda birbone! come me l'ha fatta bella! - Tornò indietro a veder se lo rivedeva. Cheh! ... sto povero frate prese la su' cara sacca, e se ne tornò a il convento.
Pratovecchio.


Varianti e Riscontri

Ricorda la volpe, la quale presa a spalle da un pescatore che avea pescate delle sardelle, per via andò buttando tutte queste per terra fino a una; e da ultimo, spiccato un salto, le andò a raccogliere. Vedi le Fiabe sicil., n. CCLXXVII.


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