La ciabatta d'oro



C'era una volta un padre con la figlia e la madre. La madre morì e disse, che 'un prendesse moglie se non trovava a chi stava bene una ciabattina d'oro che essa aveva
un cassetto. Quell'uomo stiede tanto tempo che 'un pensava più alla ciabatta, ma poi gli venne in mente che
gli aveva lasciato detto la sua moglie questo. Si messe in giro per vedere se potesse trovare qualcheduno che gli stesse bene; 'un fu possibile trovarla. Un giorno la sua figlia per estro se la misurò lei, e gli stava benissimo; senza pensare, la disse a suo padre che se l'era misurata questa ciabattina, e che gli stava molto bene.
Lui rispose: - " Figlia mia, 'un c'è mezze misure: bisogna che io sposi te ". Questa citta si trovò molto disperata, e andette da una vecchia per farsi dare un consiglio. Questa vecchia gli rispose: - " 'Un t'itinpaurite, perchè t'insegnerò tutto come devi fare. Devi ordinare a tuo padre che ti faccia un vestito di quanti fiorellini si possa trovare nil mondo, altrimenti tu 'un lo sposi ".
Lei gli fa questa parte a suo padre; lui risponde:
" Sì, fìglia, se io lo posso, procurerò di trovarlo ". Cerca di qua, cerca di là, quando gliel'ebbe trovato, la sua fìglia si mise in agitazione un'altra volta: e ritornò dalla sua solita vecchia. La vecchia rispose: " Oh figlia, 'un t'impaurire, perc@è io ti ho detto che t'insegnerò tutto; te
ne deve far portare uno tutto a onde di mare, de' vestiti ?>.
La sua figlia l'ordina a suo padre, e lui va, e procura di portarglielo. Lei, appena che vede il vestito, si vede disturbata daccapo, perchè il padre gli diceva sempre che la voleva sposare. Lei ritorna dalla solita vecchia., e lei gli dice: - " Ora te ne devi far portare uno di quante stelle c'è nel cielo, e quello sarà più bello degli altri due ". Lei lo disse a suo padre, e suo padre gli risponde pronto:
" Anderò a vedere se io lo posso trovare ".
Dopo poco tempo, torna a casa con il vestito, che l'aveva già trovato. La figlia si trova molto in agitazione, perchè 'un si sapeva come fare a tornare da quella vecchia, perchè gli pareva di seccarla troppo: ma pure si fa coraggio e va e gli dice che il padre gli ha portato anche quello. La vecchia gli dice: - " Ora gli devi ordinare una cassina che corra quanto il vento, che veda e non sia vista ". Lei ritorna subito dal suo padre e gli ordina questa cassa, e lui gli risponde: - " Sì, che te la voglio fare ". ('Un pensava però al tradimento che la gli faceva). Appena veduta la cassa lei si consola, perchè questa vecchia gli aveva dato una idea che doveva scappare. Pronta, ritorna dalla solita vecchia, e gli dice che gli aveva fatto anche la cassa, che gl'insegnasse pure quello che doveva fare. La vecchia gli dice: - " Ti devi far fare un vestito di pelo di porco, e poi entra nella tua cassa quando tuo padre è andato a dormire con tutta la tua roba, e va via ".
Il padre rimase a letto consolante che la mattina doveva sposare la figlia, si risveglia e non la trova. E di lui non si ragiona più.
Ora resta lei. Si ritrova in un bosco questa povera infelice, che non vedeva più nè cielo nè terra da nessuna parte. - " Starò vedendo quello che potrò combinarmi domani! ".
Stando in questo bosco sempre nascosta, che 'un si sapeva dove andare, arrivò i servitori del re che andavano a caccia. Vedono questa cosa che non sapevano se era bestia o cristiano; gli volevano quasi tirare. Ma pensarono: - " Si deve fare vederla anche al re prima di ammazzarla "; e andettero subito incontro al re a dirgliene. Il re risponde: - " Che non l'avete già ammazzata? lasciatela fare la voglio vedere anche io! " Il re appena veduto,
resta impressa, e si mette a interrogarla, e sente che
piuttosto una grulla che non sapesse nulla (era astuta,ma la faceva da grulla). Il re dice però che la vuol portare
alla sua madre per gallinaia: tanto se la terrà per buffona per andargli a fare il chiasso insieme.
La presenta a sua madre; sua madre si mèsse a ridire: " Oh che diavolo mi hai tu portato a casa? ". Il re la porta subito nel gallinaio, gli presenta i polli davanti, che doveva guardare il giorno. Lei fa la vista di rimaner consolata; il giorno di poi, al re 'un gli parve vero. appena che si fu fatto un po' giorno, di andare a ridere e scherzare con la gallinaia; e stava sempre a scherzare insieme con lei tutte le ore del giorno, perchè le pareva tanto buffona. Una sera, si ritrova lui che doveva andare alla festa da ballo. Quando è l'ora di andar via, ordina alla gallínaia che metta la sella al cavallo.
La gallinaia gli risponde: - " 'Un so' mettere la sella al cavallo, perchè io faccio la gallinaia ". Lui> tutto arrabbíato, aveva in mano le briglie del cavallo, gli dice: - " Te le darei quasi sulla testa! " Lei fa vista di aver paura, e corre subito a mettere la sella al cavallo. Appena che il re fu andato via, lei ricorre alla sua cassina, la si veste e gli va dreto; e si mette il vestito di quanti fiorellini si può trovare níl mondo. Appena che arriva alla sala da ballo lei sola, gli fa a tutti impressione: vedendo questa ragazza sola che 'un sapevano di dove veniva. Il re subito si appresenta a dargli il braccio, e invitarla a ballare con lui. Nel corso della serata si messe a domandargli di dove gli era, e come si chiamava il suo posto, e lei gli
disse che era di Batti-briglia.
Il re diceva che non poteva stare, che lei lo canzonava! Lei gli diceva: - " No, sono proprio di Batti-briglia ". Poi, arrivati alla fine della veglia, chiese il permesso di andarsene; il re gli domanda se poteva andarla accompagnare; ma lei lo ringraziò, che andava sola. E così il re la invitò per la sera dopo: se lei voleva ritornare alla festa da ballo, gli avrebbe fatto un piacere.
La mattina il re si leva, e va subito dalla gallinaia a raccontargli che aveva trovato una bella citta, e lei gli rispose: - " 'Un me ne importa niente, perchè sto fra le mie galline ". Ma lui rispose: - " L'avesti veduta, saresti rimasta! " - " Ma glielo disse lei di che posto che era? " - " Mi disse che era di Batti-briglia ". - " Ma )un lo vede che lo canzona. E' impossibile che ci sia un posto di Batti-briglia ". - " Sì, ma intanto ho fissato di ritornare anche stasera ". Lei gli rispose: - " Ha fatto bene; ci ho piacere di molto! ".
Appena fatto sera, il re ordina alla gallinaia di mettere la sella al cavallo, che vuole andar via; lei risponde che non gliela sa mettere. Lui si metteva gli stivali, risponde:
" Io ti darei questi stivali nella testa ".
Lei fa vista di avere tanta paura, e corre a mettere la sella a il cavallo (faceva tanto che lui gli avesse detto qualche cosa). Appena che il re se n'è andato alla festa da ballo, lei si veste con il suo vestito a onde di mare, e va via alla festa da ballo anche lei. Appena arrivata alla festa da ballo, il re va subito incontro a darle il braccio, e portarla subito al rinfresco, perchè era molto accaldata.
-"Ma in questa sera, gli dice, io voglio sapere di dove ell'è, perchè io sono molto innamorato ". Lei gli ri-
sponde:        - " Io sì che questa sera glielo voglio dire: sono di Batti-stivali ". - " Lei mi pare che mi canzoni, perchè ieri sera era di Batti-briglia, stasera di Batti-stivali ". " 'Un lo canzono, perchè gli dico la pura verità ". " Ma pure, tiriamo via ". E tirano via tutta la sera a ballare insieme e divertirsi.
Giunti alla fine della festa da ballo, egli domanda se' ritorna pure anche l'indomani sera, perchè gli faceva gran piacere. - " Sì, volentieri tornerò ", rispose. Intanto chiede il suo permesso di andarsene; e se ne va via, come fece la sera avanti.
Appena fatto giorno, la mattina il re va subito dalla gallínaia a raccontargli di questa citta. Ma lei risponde: " A me 'un me ne importa, perchè sto con le mie galline ". - "Oh! ma se tu l'avessi veduta, saresti rimasta! ".
- " Ebbene! glíelo ha detto di dove ell'era? "
-" Mi disse che era di Batti-stivalí ". - " 'Un lo vede che lo canzona! Una sera di Batti-briglia, una di Batti-stivali; a me pare che tiri a canzonarlo ".
-" E sia pure, ma intanto ci ritorna anche stasera; stasera è l'ultima sera: questo che mi dispiace ".
Appena fatto sera, il re ordina alla gallinaia che gli metta la sella al cavallo. La gallinaia gli risponde: - " 'Un SO, un gliela so mettere ". Il re arrabbiato gli dice. " Bada che non ti dia questa paletta in sulla testa, perchè io ho troppo furia! ". Lei va pronta, e mette la sella al cavallo, perchè gli premeva anche a lei di andare via.
Si veste subito pronta, per andare alla festa da ballo, e si mette il vestito di quante stelle è nel cielo. Appena arrivata alla festa da ballo, al re gli parve che arrivasse una gran regina, vedendola vestita una sera meglio dell'altra. - " Perchè questa sera è l'ultima sera di nostra veglia, mi deve dire proprio preciso di dove ell'è ". " lo glielo voglio proprio dire che sono di Batti-paletta ". - " Io vedo molto bene che lei mi canzona, perchè tutte le sere mi dice differente ". - " No, gli dico proprio la verità: io sono proprio di Batti-paletta " - " Io, se per mio ricordo prendesse questo anello, glielo darei volentieri ".
" Volentieri io lo prenderò " rispose lei; prese l'anello che gli diede il re.
Arrivati alla fine della festa da ballo, la gli dà la buona notte, e si dànno un caro addio.
Il re la mattina si trova sempre con il pensiero di lei, che non sapeva come si fare! Pensa che vole andare a trovarla. Ordina a sua madre se gli faccia delle pastine dolci, perchè in tutti i modi voleva andare a trovare questa citta.
Tempo che sua madre è dietro a fare le paste, entra la gallinaia e gli chiede un pochino di pasta alla regina. " Va via subito, se viene il mi' figlio ti mangia " (perchè con questa citta il re ci scherzava, ma 'un la voleva nelle sue stanze, perchè gli faceva stomaco, da tanto ch'era brutta). - " lo ne voglio un pochino, perchè mi si è ammalato un pollo, io la voglio in tutti i modi ". Fa tanto che c'involta l'anello, e gliela butta fra quell'altra. Appena pronte le paste, il re va via con le paste dentro in un fazzoletto. Quando ha fatto un pezzettino di strada, gli viene in testa di assaggiarne una per vedere come le aveva fatte bone; e trova subito quella con l'anello. Ritorna indietro, e ritorna da sua madre. - " Chi è stato in casa, intanto che mi faceva le paste? " - " 'Un c'è stato nessuno, sai! " " Lo voglio sapere ". - " Oh, io te lo dirò: ci è stato solo la gallinaia ". - " 'Un voglio più mangiare, se non me le fa la gallinaia le paste ". - " Ma io ti dico che tu sei matto, perchè la gallinaia ti rende molto schifo! "

" 'Un m'interessa ".
Chiamano la gallinaia che vada a fare da mangiare alre.
Lei dice: - " lo glielo faccio, basta che mi facciano chiudere in una stanza sola ". Il re, che non poteva stare alle mosse, si mette affacciato al buco della chiave a vedere come si era vestita, vedde che aveva il vestito dell'ultima sera della festa da ballo, chiamò subito sua madre a vedere come l'era vestita. Sua madre rimase vedendola così vestita la gallinaia, e disse: " Fa quello che vói ". Il re non potiede stare alle mosse, e la volle subito sposare.

se ne vissero e se ne godettero
a me nulla mi dettero.
  • Montemignaio


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