PROVERBI
LETTERA I
IGIENE
- Dove entra il il sole non entra il medico.
- Sole dal vetro e aria di fessura, mandan presto in sepoltura.
- Bacco, tabacco e venere riducon l'uomo in cenere.
- È meglio sudare che tremare.
- Chi mangia e non riposa, non fa bene alcuna cosa.
- Vino spesso, pane caldo e legna verde, e non si lagni l'uomo se si perde.
- Chi mangia senza fame e beve senza sete, se ne va presto all'eterna quiete.
- Più vuoto che pieno, più caldo che freddo, più ritto che a sedere.
- Tre cose chiudono la porta al medico: allegria, temperanza e quiete.
- Vita quieta, mente lieta e moderata dieta.
- È meglio consumar le scarpe che le lenzuola.
- Chi vuol viver sano e lesto, mangi poco e ceni presto.
- Caldo di panno non fa mai danno.
- Nei mesi errati non seder sopra gli erbati.
IGNORANZA
- Di tutte le malattie, l'ignoranza è la più pericolosa.
- Tre asini e un ignorante fanno quattro bestie.
- Vi sono tre specie d'ignoranza: saper niente, saper male, saper ciò che non serve sapere.
- Un ignorante trova sempre un altro più ignorante di lui che lo ammira.
- Mascherarsi non può l'uomo ignorante, se parla, è conosciuto al primo istante.
ILLUSIONI
- Il fumo dell'arrosto non riempie la pancia.
- Non bisogna dire tre finchè la noce non è nel sacco.
IMMAGINAZIONE
- Quando le braccia lavorano assai, l'immaginazione riposa.
IMPARARE
- L'imparar costa sudore.
- Quel che s'impara volentieri, s'impara facilmente.
- Impara l'arte e mettila da parte; tempo verrà ch'ella ti bisognerà.
- L'imparare conduce al sapere, e il sapere al godere.
- Chi vuol imparare troppo, nulla impara.
- Ciò che si impara a proprie spese, non si dimentica facilmente.
- Chi ha voglia d'imparare, impara presto.
- Finchè si vive, sempre s'impara.
- È meglio non imparare, che imparar male.
IMPAZIENZA
- Se pazienza ti manca e discrezione, nè buon servo sarai, nè buon padrone.
IMPOSSIBILITÀ
- Un furbo può fare lo sciocco, ma uno sciocco non può fare il furbo.
- Non si può bere e fischiare.
IMPRUDENZA
- Scherzando intorno al lume che ti invita, farfalla perderai l'ali e la vita.
- Non dir brutta a una donna; un tal reato non ha donna a nessun mai perdonato.
- Chi ha bravo cuoco e amici sempre invita, se non ha buona entrata, ha buona uscita.
INCIVILTÀ
- Gioco di mano, gioco da villano.
INCLINAZIONE
- Chi è buono ad una cosa e chi ad un'altra.
INCOSTANZA
- Donna, vento e fortuna, mutano e cambiano come la luna.
- Troppo voltare fa cascare.
INDIPENDENZA
- Felice colui che non passa porte altrui.
- Meglio polenta in casa propria, che arrosto in casa d'altri.
- Val più il pantano proprio che il lago altrui.
- Chi ha il mestolo in mano fa la minestra a modo suo.
- Chi ha frutti nel proprio giardino, li mangia quando vuole.
INDOLE
- La botte dà il vino che ha.
- Vari sono degli uomini i cervelli, a chi piace la torta e a chi i tortelli.
- Non tutti gli asini si somigliano.
INDOLENZA
- Chi si cava il sonno, non si cava la fame.
- Non amare il sonno, affinchè non ti opprima la miseria.
INDOVINARE
- A pensar male s'indovina sempre.
- L'esperienza e la prudenza sono indovine.
INDUSTRIA
- L'industria fa la richezza.
- Da vecchio legno si possono far spesso cucchiai nuovi.
- Chi raccoglie ogni pezzetto di legno, ne ha presto un fastello.
INESPERIENZA
- Chi non sa l'arte serri bottega.
- Il fanciullo allevato in casa, poco vale in mezzo al mondo.
- Chi non sa ballare non si metta in ballo.
- Il cieco non giudichi i colori.
- Di legna verde chi fa gran consumo, sempre la casa avrà piena di fumo.
INFELICITÀ
- Ogni cuore ha il suo dolore.
- Non tutti sono felici quelli che sembrano tali.
- Spesso la bocca ride, mentre il cuore piange.
- Ogni magione ha la sua passione.
INGANNO
- L'apparenza inganna.
- Tre cose sono ingannevoli in ogni tempo: erba in rugiada, cavallo in arnese e donna in bella veste.
- L'inganno e l'astuzia hanno le ali corte.
- Sopra l'ingannator cade l'inganno.
- L'inganno inganna se stesso.
- Chi fa una trappola ne sa tender cento.
INGEGNO
- A chi ha testa non manca il cappello.
- Con l'ingegno si può acquistar denaro, ma con il denaro non si acquista ingegno.
- L'ingegno si sviluppa con l'esercizio.
- La necessità aguzza l'ingegno.
- Dove l'ingegno non è di moda si deridono i più savi.
- Buona la forza, meglio l'ingegno.
INGIURIA
- Il savio dimentica l'ingiurie come l'ingrato i benefici.
- La saetta gira, gira, torna addosso a chi la tira.
- Dimenticare un'ingiuria è la miglior vendetta.
- Chi la fa, l'aspetti.
- Chi la fa se la dimentica; chi la riceve, se la lega al dito.
INGIUSTIZIA
- Chi sopporta l'ingiustizia vecchia, invita a casa la nuova.
- Chi ha sete chiede invan d'acqua un bicchiere, a chi è ubriaco tutti offron da bere.
INGRATITUDINE
- Nutri la serpe in seno, ti renderà veleno.
- Dispicca l'impiccato, impiccherà poi te.
- Non far mai bene, non avrai mai male
- Il cane che ho nutrito è quello che mi morde.
- Tu scherzi col tuo gatto e l'accarezzi, ma so ben io qual fine avran quei vezzi.
INNOCENZA
- L'innocenza non ha bisogno di bucato.
- Rossore non sente, chi colpa non ha.
- Tre cose non si recuperano: la parola data, il tempo sfuggito e l'innocenza perduta.
INNOVAZIONE
- Il nuovo si loda, il vecchio si disprezza.
- Assaggia il nuovo e il vecchio e attieniti al migliore.
INTELLETTO
- Meglio cecità d'occhi, che cecità d'intelletto.
INTELLIGENZA
- A buon intenditor, poche parole.
- Chi non sa non dubita, e chi non dubita non intende.
INTERESSE
- Ognuno cerca il proprio interesse.
- Tanto è l'amore, quanto è l'utile.
- Ognuno tira l'acqua al suo mulino.
- Per i buoni bocconi si fanno le questioni.
- Ognuno loda il proprio santo.
- Ognuno tira i carboni sotto la sua focaccia.
- Ciascuno vuol menar l'acqua al suo mulino e lasciar secco quello del vicino.
INTERROGARE
- Chi si vergogna d'interrogare, nulla impara.
- L'interrogare è lecito.
INVERNO
- L'inverno dirada i poveri.
- Sereno d'inverno e pioggia d'estate non producon mai miseria.
- Sereno d'inverno, nuvole d'estate, amor di donna, di prete, di frate: son tutti guai.
INVIDIA
- Chi d'invidia campa, disperato muore.
- Chi vuol tormentar l'invidia, lodi l'invidiato.
- Chi ha invidia, ha doglie.
- Astio e invidia non morirono mai.
- L'invidia fa del male, ma sta peggio.
- Non fu mai gloria senza invidia.
- La gallina del vicino ci pare un'oca.
- L'invidia è il cruccio degli stolti.
- L'altrui fortuna è una corda al collo dell'invidioso.
- È fra invidia che pietà.
IPOCRISIA
- L'ipocrisia e l'inganno hanno le alai corte.
- Molti del ricco sono parenti stretti, ma non trovan parenti i poveretti.
IRA
- Anche la mosca ha la sua ira.
- Chi presto s'adira, presto si placa.
Chi non ha sdegno, non ha ingegno.
ISTINTO
- I figli dei gatti mangiano i topi.
- Sempre ti graffierà chi nacque gatto.
ISTRUZIONE
- Chi sa ha dieci occhi, chi non sa è cieco affatto.
- È meglio essere dotto che dottore.
- A paragon d'un molto che ignoriamo, è meno di un nulla quanto noi sappiamo.
- Una buona testa vale pił di cento braccia.
- È meglio leggere coi propri occhi, che con gli occhi altrui.
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