PROVERBI
LETTERA L
LACRIME
- Le lacrime per i dolori altrui presto si seccano.
- Il pianto non ripara i mali.
- Lacrime di donna, fontana di malizia.
- Le lacrime sono le più belle perle della sposa.
LADRO
- Non tutti i ladri hanno la stella in fronte.
- Il ladro va dallo spillo all'uovo, dall'uovo al bue, dal bue alla forca.
- L'occasione fa l'uomo ladro.
LAMENTI
- Assai domanda chi si lamenta.
- È contentarsi che lamentarsi.
- Molti si lamentano del buon tempo.
- Lamentarsi, supplicare e bere acqua è lecito a tutti.
- Quando una cosa è accaduta, poco vale lamentarsi.
- Il lamentarsi non riempie camera vuota.
LAVORO
- Chi lavora caccia i cattivi pensieri.
- A cattivo lavoratore ogni zappa dà dolore.
- Chi si vergogna di lavorare, abbia vergogna di mangiare.
- Il lavoro non è soltanto una necessità, è un piacere.
- Il lavoro risana l'anima e il corpo.
- Voglia di lavorar saltami addosso, e fammi lavorar meno che posso.
- A buona lavandaia non macò mai pietra.
- Il riposo e la salute si acquistano con il lavoro.
LEGGE
- È meglio non aver legge che non farla osservare.
LEGGEREZZA
- Parlare senza pensare, è tirare senza mirare.
- Chi non pensa prima, sospira dopo.
- Chi cammina con la testa nel sacco, finirà per rompersela.
- Avventatezza nel consiglio e fretta bel fatto non portano che danno.
LEONE
- Anche il leone ha bisogno del topo.
LEPRE
- Lepre e cane corrono ambedue, ma ognuno per motivi diversi.
- La lepre va sempre a morire nella propria tana.
LETTERA
- Chi ha cuore ha anche carta.
- Chi scrive a chi non risponde, o è matto o ha bisogno.
LETTURA
- Dio mi guardi da quelli che leggono un libro solo.
- Chi sa leggere nel libro del mondo, non ha bisogno di altri libri.
- Leggere e non capire è come stare a letto e non dormire.
- Leggere e non intendere è come cacciare e non prendere.
- Molti son quelli che insegnano a leggere, pochi quelli che insegnano a vivere.
- Legger molto e non riflettere, è come mangiar molto e non digerire.
- Leggere e non capire, fare e non riuscire, amare e non gradire son tre cose da morire.
LIBERTÀ
- Tutti i liberi sono ricchi, e tutti gli schiavi sono poveri.
- Chi non ha libertà non ha ilarità.
- La libertà è la più bella cosa che ci sia.
- Chi si trova in libertà ha gran bene e non lo sa.
- Nessuno ha maggiore libertà della mosca, che si posa perfino sul naso di un re.
LIBERTÀ DI PENSIERO
- Il pensare è libero, ma il parlare vuol prudenza.
- Si può pensare quello che si vuole, ma non dirlo.
LIBRI
- Un buon libro è un buon amico.
- Non bisogna giudicare un libro dal suo titolo.
- Per mezzo dei libri i morti insegnano ai vivi.
- La libreria non fa l'uomo dotto.
- Tale è la sorte del libro prestato: spesso è perduto, ed ognora guastato.
LIMITI
- Anche il maggio più lungo non entra in giugno.
- Ogni mare ha le sue sponde.
- Non si può salire sulla montagna più della sua cima.
- Il giorno dell'infelice è lungo ma anch'esso ha fine.
- Anche il bue dello zar non ha più di due corna.
LINGUA
- Per la linggua si langue.
- La lingua batte dove il dente duole.
- Da falsa lingua cattiva arringa.
- Chi d'altrui sparla, si brucia la lingua.
- Chi non ha giudizio, non abbia lingua.
- Dalla lingua i medici conoscono le malattie del corpo, i filosofi quelle dell'anima.
LINGUE DIVERSE
- Chi sa le lingue va in ogni dove.
- Quattro lingue sono comuni nel mondo: mentire, bestemmiare, calunniare, prometter molto e dar poco.
- La lingua è la colla dei popoli.
- La lingua è la pittura del pensiero.
LITI
- Non c'è cattiva cuasa che non trovi il suo avvocato.
- Tra i due litiganti il terzo gode.
- Non far liti, perché chi vince resta in camicia e chi perde resta nudo.
- Gli sciocchi e gli ostinati, fanno ricchi i laureati.
- Mercante litigioso, o fallito o pidocchioso.
- Le cause le vince chi non le fa.
- Meglio un magro accordo che una grossa sentenza.
- Chi si prepara a litigare, si prepara alla miseria.
- Chi ha la senteza contro e si appella, porta a casa due tristi notizie.
LODI
- Chi ci loda si deve sfuggire e chi ci annoia si deve soffrire.
- La lode giova al savio e nuoce al matto.
- Chi ti loda in presenza, ti biasima in assenza.
- Le lodi umane son cose vane.
- Loda il giorno alla sera, e il giovane quando avrà la barba.
- Chi si loda, s'imbroda.
- Né cavallo, né moglie, né vino, non li lodare al tuo vicino.
- Da Lodi tutti passano volentieri.
- Chi canta le proprie lodi stona sempre.
- Del brodo di lodola son tutti ghiotti.
- Cosa fatta va lodata.
- Esser lodato da chi può biasimare senza timore, fa gran piacere.
LONTANANZA
- La lontananza mitiga l'amore.
- Acqua lontana non spegne il fuoco.
- lontan dagli occhi, lontan dal cuore.
- Vicinanza è mezza parentela.
- La cattiva mercanzia da lontano pare buona.
LOQUACITÀ
- Loquaci e bugiardi son cugini.
- Chi ha molte parole, spesso si duole.
LOTTO
- Il gioco, il lotto, la donna e il fuoco non si contentan mai di poco.
- Chi si fida nel lotto, non mangia di cotto.
- Chi gioca al lotto, è un gran merlotto.
LUCERTOLA
- Chi è morso dalla serpe, teme la lucertola.
- È meglio testa di lucertola che coda di drago.
LUGLIO
- Se piove a sant'Anna, piove un mese e una settimana.
- Presto la pioggia suol venire a noia, ma in Luglio è un ricco dono e apporta gioia.
LUNA
- Gobba a levante, luna calante; gobba a ponente, luna crescente.
- La luna è bugiarda: quando fa C, diminuisce e quando fa D, cresce.
LUPO
- Il numero delle pecore non fa paura al lupo.
- Chi ha il lupo per vicino, si porti il cane sotto il mantello.
- Il lupo perde il pelo; non il vizio.
LUSINGA
- Folle chi crede a femminil lusinga.
LUSSO
- Fuori pompa, in casa fame.
- Sete e raso spengono il fuoco in cucina.
- Il desiderio di parer ricchi fa tre quarti dei poveri.
- Molti cavalli e molti cani, fanno d'un signore un contadino.
- Non sempre lo spreco è segno d'abbondanza.
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