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LETTERA S

Sacco vuoto non sta in piedi
Sacco pieno ha bisogno di riposo.
In fondo al sacco ci son le briciole.

Con un pò di cervello si governa il mondo.
Ogni cosa va presa per il suo verso.
Cinque son le strade che conducono alla saggezza: tacere, ascoltare,
rammentarsi, studiare e fare.
La saggezza domina la fortuna.
Due strade conducono alla saggezza: l'esperienza propria e l'altrui esempio.
La saggezza che vien dall'esperienza &egrve; migliore di quella che si impara nei libri.

Salute e ricchezza creano bellezza.
Quando si ha la salute, si ha tutto.
Chi è sano ` più di un sultano.
Chi vuol viver sano, non deve mangiar prima di avere fame.
Chi ha la salute è ricco e non lo sa.
Tre cose mantengono la salute: pane di ieri, carne di oggi e vino d'un anno.

Salutare è cortesia, rendere il saluto è obbligo.

Ogni santo vuol la sua candela. Scherza coi fanti e lascia stare i santi.

Il sapere costa sudore.
Chi molto conosce ha pene ed angosce.
Con un pò di sapienza si governa il mondo.
Ogni cosa va presa per il suo verso.

Il savio si conosce al cattivo tempo.
Chi sa sopportare la propria fortuna è savio davvero.
Al savio non si addice inciampare due volte.
Commetti al savio e lascia fare a lui.

Troppe soddisfazioni tolgono ogni voglia.
Nulla è così buono che a lungo non venga anoia.
A chi mangia sempre polli vien voglia di polenta.
Troppa manna nausea.
Chimangia sempre pan bianco, spesso desidera il nero.
Chi vive sei giorni nell'oasi, il settimo anela il deserto.
Alla fine anche le pernici allo spiedo vengono a noia.
Tutto ciò che dura a lungo annoia.
Parenti, amici, pioggia dopo tre giorni vengono a noia.

Sbagliando s'impara.
Sbaglia anche il prete dall'altare.
Non tutte le ciambelle riescono con il buco.
Non c'è uomo che non erri, né cavallo che non sferri.
Chi fa falla, e chi non fa sfrfalla.
Guardati dal primo errore.
Chi cammina inciampa.
Chi sbaglia il primo occhiello, li sbaglia tutti.

Lo scarafaggio corre sempre allo sterco.

Di carnevale ogni scherzo vale.
Chi non sa tollerare lo scherzo, non vada fra gente allegra.
Scherzando si bussa e sul serio si apre.
Lo scherzo è bello quando è corto.
Scherzo, riso e gioia, quando è troppo annoia.
Chi scherza con il gatto non si lagni se è grafiato.
Gioco di mano, gioco di villano.

La scienza viene dallo studio.
Nella scienza non vi sono né vecchi né giovani:
chi più sa ha la precedenza.

Ogni scimmia trova belli i suoi scimmiotti.
La scimmia è sempre scimmia, anche vestita di seta.

Le parole volano, gli scritti rimangono
Verba volant, scripta manent.
Scrivendo s'impara a scrivere.
Lo scritto vuol più ingegno del parlare.

Chi va a scuola, qualche cosa impara sempre.
Nella scuola dell'esperienza s'impara tutti i giorni.
Chi corre da una scuola all'altra impara poco.

A poca voglia non manca scusa.
Chi si scusa senza essere accusato, fa palese il suo peccato.

Chi spesso si sdegna, in se stesso non regna.
Sdegno d'amante poco dura.

Bella ostessa, conto caro.
La calamita attira il ferro.
Tira più un pelo di donna che una coppia di buoi.

Chi dice il suo segreto o è matto o è ubriaco.
Se i segreti vuoi sapere cercali nel disgusto o nel piacere.
Donne e fanciulli tengono segreto quello che non sanno.
Chi dice il proprio segreto, mal custodirà l'altrui.
Confida il tuo segreto ad un muto ed esso parlerà.
Se vuoi che sia segreto non lo dire.
Chi apre il suo cuore si dà prigioniero.

Il sempli parla e l'astuto ne approfitta.
Non tutti sono così semplici come sembrano.

Separazione di letto, separazione di cuori.

Sui sepolcri crescono le rose più belle.
Fuor dal sepolcro non uscì che Lazzaro.
Nel sepolcro il principe non giace più soffice del bracciante.

Alla sera leoni, al mattino coglioni.
All'Ave Maria o a casa o per la via.

Felice colui che non passa porta altrui.
È meglio far la serva in casa tua che la padrona in casa d'altri.
Chi si innamora della serva, divien suo servo.
Chi si sposa per interesse, divien servo della moglie.
Il pane degli altri è troppo salato.

La sicurezza spesso inganna.
Uccel sicuro è più facile da pigliare.
La caduta segue sempre da vicino l'estrema sicurezza.

In bocca chiusa non entran mosche.
Chi ascolta, guarda e tace, vive in pace.
La parola è d'argento, il silenzio è d'oro.
Alla donna nessun vestito sta meglio del silenzio.
Stare zitti non fece mai male.
A chi non sa parlare, ben si addice il silenzio.
Parla poco e ascolta assai, e giammai non fallirai.

Chi non sa simulare non sa regnare.
I mascherati si conoscono al levar della maschera.
Quelli che simulano vogliono guadagnare molto e spendere poco.
Alle lacrime di un erede è ben matto chi ci crede.

Il cane di due padroni muore di fame.
Pentola in società poco ognuno ha.
Socio vuol dire padrone.

L'orso sogna sempre pere.
Il lupo sogna pecore, e la volpe le galline.
Ciò che si sogna la notte, spesso avviene di giorno.
Chi sogna di essere signore, se sveglia mendico.
Quando il mugnaio sogna, sogna grano e farina.
Chi fa cattivo sogno, di mangiar non ha bisogno.
Chi mal ti vuole, mal ti sogna.
Chi va a letto senza cena, tutta la notte sogna.

Ai soldati i pericoli, al generale l'onore.

I centesimi fanno i soldi, e i soldi le lire.
Soldi e roba nascondono la gobba.
Se vuoi farti un nemico prestagli dei soldi.
Pochi soldi, poca festa.

Non c'è sabato senza sole, non c' è donna senza amore.
Dove non va il sole, va il dottore.
Sole di vetro e aria di fessura portano l'uomo in sepoltura.

Meglio soli che male accompagnati.
Uomo solitario o angelo o demone.

Chi fu sollecito, non fu mai povero.
Il mondo è dei solleciti.
Chi ha tempo, non aspetti tempo.
Uomo sollecito, mezzo indovino.
Il mondo è di chi se lo piclia.
Quello che puoi fare oggi, non aspettare domani.
Le cose lunghe diventan serpi.
Vale più una cosa fatta che cento da fare.

Chi si somiglia, si piglia.
Simile sangue, simile avere e simile età fanno i migliori matrimoni.

Chi si cava il sonno, non si cava la fame.
Il sonno mena sonno.

Chi si lascia mettere in spalla il vitello, sarà poi forzato a portare la vacca.
Triste quel cane che si lascia prendere la coda in mano.

Uno semina e l'altro raccoglie.
Il vecchio pianta la vigna e il giovane la vendemmia.
Chi fila ha una camicia, e chi non fila due.

Il sospetto mette l'amore alla porta.
Dov' entra il sospetto, la quiete se ne fugge.

Chi vive di speranza, disperato muore.
Finché c'è vita c'è speranza.

Chi ha spirito di poesia merita ogni compagnia.

Poco serve il guadagnare a chi non sa risparmiare.

Le cose che si stimano poco sono spesso le migliori.

La storia è maestra di vita.

La strada bella non è mai lunga.
Chi lascia la strada vecchia per la nuova,
sa ciò che lascia ma non ciò che trova.
Tutte le strade conducono a Roma.

Chi ha studiato vede doppiamente.

La superbia andò a cavallo e tornò a piedi.

Chi compra il superfluo, presto vende il necessario.
Chi compra ciò che pagare non può, vende ciò che non vuole.

Chi cerca l'altrui sventura trova la propria.
Chi impara dalle sventure altrui, ne avanza le spese.

A poca voglia non manca scusa.
Chi non ha voglia di lavorare, perde l'ago e il ditale.
La cattiva lavandaia non trova mai una buona pietra.
Chi tardi vuole, non vuole.